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Un anno da Sindaco è, per 365 giorni, il Blog dove racconterò tutto quello che succede in un anno da Sindaco: fatti, incontri, emozioni. Un anno che sarà fatto di video, musiche, scritti e dei vostri commenti.

Buona lettura e buon anno insieme!

Michele Cattaneo 

Quante soddisfazioni!

Cari cittadini di Rescalda e Rescaldina,
i cinque anni trascorsi sono stati intensissimi e hanno cambiato la vita di tanti di noi. Abbiamo percorso insieme una strada lunga, faticosa ma dai risultati notevoli, notevolissimi.

È impressionante quando al termine di un cammino ti volti indietro e vedi quanta strada hai percorso, quante cose hai realizzato, quanti amici hai incontrato e quante difficoltà hai superato. È questa la sensazione che riempie il cuore a me, Gilles, Enrico, Daniel, Elena, Francesco, Marianna, a tutto il gruppo consigliare e a tutta la squadra di Vivere Rescaldina.

Onestà, umanità, partecipazione, comunità, attenzione e soprattutto dedizione sono stati i cardini delle nostre azioni di questi anni. Sicuramente avremo commesso errori ma vi assicuro che in coscienza, abbiamo fatto tutto quanto ci è stato possibile per rendere questo paese un "paese dove è bello vivere".

Finalmente di Rescaldina si parla anche nei paesi vicini, nelle cronache regionali e nazionali; lo si fa per le politiche buone e non solo, come succedeva, per mal frequentazioni, episodi di cronaca, inchieste della magistratura, mafia...

Sono tanti i premi nazionali che abbiamo vinto in questi anni, abbiamo vinto bandi per quasi tre milioni di euro, abbiamo dimostrato che si può davvero fare buona politica.

Finalmente tutti possiamo essere orgogliosi del paese in cui viviamo, un paese che è anche diventato attrattivo per tutte le attività culturali, di spettacolo e di svago che vi si svolgono.

Vi lascio alla lettura del documento, sintetico, di tutto quanto abbiamo fatto.

Senza di voi, di ciascuno di voi, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Permettetemi di dirvi un immenso e sentitissimo GRAZIE!

Michele

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Bocciati!

“Nessuno nasce imparato”, come dice qualcuno, ma almeno sforzarsi un po’ non sarebbe male a meno che non si voglia imparare perché fare i “finti toni” forse è più semplice.
Oggi mi tolgo qualche piccolo sassolino dalla scarpa perché poi a fare finta di niente si fa la figura degli scemi…

 


Condivido con voi qualche esempio:


Consigli comunali in Stazione: i 5 stelle propongono di fare tutti i consigli comunali da oggi a maggio in stazione o al limite all’esterno nelle sue prossimità. Subito mi viene da dire che si guardano bene dal parlare del dopo-maggio perché dovessero vincere loro poi magari l’iniziativa non è che gli garbi tanto… ma il grave non sta neanche qui, sta piuttosto nel non rispettare i dipendenti comunali. È possibile costringere i dipendenti comunali a dovere lavorare al freddo per ore per gestire un Consiglio Comunale? Nel non avere idea dei costi che questa  “idea” comporterebbe: collegamenti elettrici, trasporto di tavoli e sedie, predisposizione delle strutture per l’amplificazione e la registrazione, noleggio o acquisto delle attrezzature adeguate. Nel non conoscere il clima: e se dovesse piovere? Si aprono gli ombrelli? Si scappa in comune? Si lascia tutta l’attrezzatura all’acqua?  Non si conosce la realtà della stazione: ma qui forse si chiede troppo…

Interrogazioni in Consiglio Comunale: il regolamento del consiglio prevede che all’inizio della seduta si possano fare interrogazioni a Sindaco e Giunta anche senza averle iscritte all’ordine del giorno quando la questione da trattare sia URGENTE. Nella seduta di ieri sera il solito Oggioni mi ha fatto una domanda su La Tela chiedendomi se ne avessi ricevuto i bilanci gli scorsi anni. A memoria ho risposto di avere ricevuto quelli della Cooperativa Arcadia nei cui bilanci rientrava La Tela e i bilanci di cassa solo questa estate. Nella risposta invece, il consigliere Oggioni  diceva tra le altre cose, di avere ricevuto dal comune alcuni bilanci diversi da quelli che gli ha fornito Arcadia. I bilanci di una cooperativa sono depositati quindi la discrepanza è semplicemente impossibile. Più probabilmente non parlava di bilanci ma piuttosto di estratti del bilancio che come tali non sono documenti depositati e soprattutto non sono bilanci.
La domanda però è: i documenti Oggioni li aveva ricevuti dal Comune già da giorni, se davvero si cercavano risposte e non semplicemente lo spettacolo non si poteva inviare una interrogazione scritta in modo da potersi informare? Facile fare le domande in questo modo per poi dire “non mi danno risposte”. Sono naturalmente sempre disponibile a incontrare il consigliere Oggioni e a rispondere a qualsiasi sua domanda su questa e mille altre questioni.

Mozioni in consiglio comunale: la mozione è uno strumento che chiede a Sindaco e Giunta di attivarsi per fare qualcosa che non si fa. Ieri sera si discuteva di una mozione dei cinque stelle (che stanno presentando uguale in tutti i consigli della Lombardia) per “attivare” controlli sui depositi di rifiuti eventualmente presenti nel territorio comunale coinvolgendo le GEV e segnalando alle autorità competenti eventuali problemi. Tutte queste cose a Rescaldina si fanno già quindi non ha senso chiedere di attivarle. Vivere Rescaldina, pur riconoscendo l'importanza della questione e informando i consiglieri di tutto quanto già fanno il copro di Polizia Locale e l'ufficio ambiente, ha chiesto il ritiro della mozione perché non ha senso chiedere di fare una cosa che si fa già.
Risposta del consigliere stellato: “ma noi chiediamo di intensificare”. Però, dico io, se chiedi di intensificare devi scrivere “intensificare” e non “attivare” perché i verbi sono diversi e significano cose diverse. Naturalmente sarebbe bastata una telefonata alla Comandante per sapere cosa si faceva già e per poter poi correggere e presentare una mozione adeguata.
Risultato? Mozione non ritirata.
Voto? 5 stelle, Forza Italia e Lega votano insieme (ormai ci hanno preso la mano), Vivere Rescaldina e Noi per Rescaldina si astengono.
Mozione bocciata come bocciati i 5 stelle.

Occorre studiare di più!

Un solo giro

In tanti me l’hanno chiesto ed è ora di dare alcune risposte. Preferisco scriverle qui, nel Blog che racconta il mio ultimo anno da Sindaco, in modo che siano chiare ed inequivocabili.
Ho scelto per questo post la caricatura che mi ha accompagnato in tutta la campagna elettorale del 2014 perché proprio da lì dobbiamo partire.


Partiamo da lì proprio perché la decisione era già presa allora.
Era il 24 ottobre 2013 quando Vivere Rescaldina ha deciso di candidarmi per diventare Sindaco. Tra le condizioni che avevo posto per accettare la candidatura (se volete conoscere anche le altre ve le racconto in un altro post) c’era quella che lo avrei fatto “per un solo giro”; mi ricordo che avevo usato proprio queste precise parole. La decisione quindi era già stata presa prima della campagna elettorale del 2014, senza sapere se avremmo vinto le elezioni e come sarebbe stata poi l’avventura da Sindaco.
Un’avventura bellissima, intensa e vissuta insieme ad una squadra eccezionale (giunta, gruppo consigliare e Vivere Rescaldina intera) che poi in effetti si è rivelata molto più di quello che mi aspettassi, in tutti i sensi.


Dal 26 maggio 2014 in effetti di cose ne sono successe tante, anche avvenimenti che non ci saremmo mai immaginati, che ci hanno messo di fronte a scelte difficilissime e che penso abbiano cambiato me e tutti noi. Sarebbe quindi oggi comprensibile scegliere di non ricandidarsi per una serie di motivi: perché questi anni sono stati troppo difficili, oppure perché fare il Sindaco è una cosa che ti occupa ogni spazio di tempo ed ogni spazio mentale (anche le notti e le vacanze, purtroppo), oppure ancora perché fare il Sindaco è un’esperienza che ti cambia (dentro e fuori) non solo perché sono ingrassato, ma anche perché cambia inevitabilmente i rapporti con le persone, quasi sempre in meglio ma purtroppo, a volte, anche in peggio.


Tutto vero, ma le ragioni di non ricandidarmi non stanno qua, e sono ancora più semplici: la prima è che mi piace e mi manca il mio lavoro di insegnante!
La scelta di fare il Sindaco a tempo pieno è stata vincente e mi ha dato la possibilità di dedicarmi totalmente al Comune, ma allo stesso tempo mi ha allontanato dalla professione che è anche una mia passione: mi piace stare in compagnia dei ragazzi, appassionarli, vederli crescere, trasmettere loro qualcosa e lasciarmi istruire da loro. La preadolescenza è un’età particolare, piena di sfide e anche di pericoli di cadute: per un educatore è un ambiente di lavoro bellissimo ed entusiasmante!
Tornando al 24 ottobre 2013 quindi, pur non sapendo come sarebbero andate le elezioni e come sarebbe stata l’eventuale esperienza da Sindaco, sapevo che mi sarebbe mancata la mia professione e che dieci anni lontano da scuola sarebbero stati troppi. In dieci anni cambia il mondo ed i ragazzi con il mondo: dopo così tanti anni sarei stato ancora capace di fare di nuovo il mio lavoro?
E se poi dopo dieci anni non mi fossi più trovato a fare il prof.? Qui sta la seconda ragione: credo che non sia giusto “vivere di politica”; la politica non dovrebbe sostituire il lavoro per troppo tempo: se la politica viene vissuta come “servizio per la comunità”, ogni politico dovrebbe avere un posto di lavoro ed una propria professionalità, una vita dove tornare. Quando la politica si trasforma in “lavoro” rischia di mettere in moto tutti quei meccanismi che fanno passare da un posto all’altro, da un incarico all’altro pur di “garantirsi una poltrona”, rischiando di falsare, e dimenticare, lo spirito di servizio che dovrebbe contraddistinguere sempre e comunque l’impegno politico.
Nel mio caso, inoltre, l’aver già deciso fin dall’inizio di non ricandidarmi mi ha permesso in questi anni anche di non cedere a facili tentazioni di prendere decisioni “a fini elettorali”, mantenendo il timone sempre ben fermo verso la rotta della tutela dell’interesse pubblico tracciata già nel 2014.

Sono quindi sereno e pronto ad un passaggio del testimone. Il primo dicembre presenterò il nuovo candidato sindaco di Vivere Rescaldina: una persona che ha passione, voglia, entusiasmo e tutte le capacità per proseguire l’avventura che abbiamo iniziato.
Il 30 novembre 2013 dicevo in piazza che sarei stato, più che il bomber, l’allenatore della squadra. E così è stato in questi fantastici anni. La squadra di Vivere Rescaldina in questo periodo si è allenata ed è cresciuta passo dopo passo: una squadra forte che, fidatevi, ha tutti i numeri per proseguire sul percorso tracciato, guidata da un fuoriclasse che saprà lavorare al meglio con un gruppo di persone che in questi anni hanno dimostrato tutte le loro qualità!
Arriverà anche il momento di ringraziare tutti uno ad uno.

Per ora rimettiamoci in cammino: Rescaldina ha ancora bisogno di Vivere Rescaldina per continuare a camminare e dimostrare che #abbiamomoltoincomune!

Rescaldina caso studio

Sono stato chiamato a parlare del "caso Rescaldina" ad un convegno per architetti, urbanisti e Comuni.

Si è parlato di Cascina Pagana, dei palazzi di via Moro, dei ragazzi del Bassettino, del centro del ri-ciclo di via Repetti a Rescalda e di tanto altro!

Forse ne ho parlato in modo indegno perchè i veri protagonisti di questo progetto sono i miei assessori Marianna Laino ed Enrico Rudoni che hanno saputo ottenere la ricetta giusta che lega in un circolo virtuoso la rigenerazione degli edifici con la rigenerazione sociale.

Le slides che ho utilizzato sono forse un pochino dissacranti ma la mia esperienza da insegnate mi dice che se devi parlare di cose davvero importanti è fondamentale che il pubblico non si addormenti altrimenti... parli da solo!

A volte le buone idee nascono senza neanche rendersene conto ma quando ti guardi indietro ti accorgi di avere fatto cose grandi!

Il gioco di squadra vince!

Un Palio da... grandi!!!

Sì, un Palio da grandi: un grande paese, ma soprattutto grandi persone!

Grande è stato (ed è) Alessandro Calò che ha avuto l'intuizione di proporre il Palio nel Bilancio Partecipativo e che ha sviluppato e coordinato tutto il progetto.

Grandi i capicontrada che per un anno intero si sono trovati a cullare e crescere un progetto. Capaci di unire visioni e realtà diverse in un progetto unico. Persone capaci di parlarsi, comprendersi, litigare ma poi alla fine andare d'accordo.

Grandi i contradaioli, le persone, che hanno saputo dare colore e vita al nostro paese, gareggiare, tifare, gioire e soffrire nel pieno rispetto degli altri.

Grandi i miei assessori che si sono fatti in quattro per la buona riuscita di tutto, che hanno aiutato negli arbitraggi, che hanno partecipato alla vita delle contrade.

Grandi tutte le persone che ci hanno dato una mano: il mago Rufus (Fabio Giaquinto) le giurie esterne (i sindaci, i poeti, i fotografi), i giudici di gara (i dairaghesi, esperti in palio e in qualche modo nostri fratelli maggiori e gli educatori dell'azienda SoLe), gli uboldesi che ci hanno prestato la fune e regalato tantissimi buoni consigli, la polizia locale, i carabinieri, l'ufficio cultura, Matteo Pezzoni di Stripes.

Grandi i giornalisti che hanno seguito fin dall'inizio l'avventura raccontandola e facendola vivere anche ai lontani.

Grandi tutti, anche quelli che mi sono dimenticato di citare ma soprattutto...

...Rescaldina, un gran bel paese!!!

On line foto, video e racconti:

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