I candidati
Un percorso di cui essere orgogliosi
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- Pubblicato Sabato, 11 Febbraio 2017 10:19
Pubblichiamo le slide e il discorso con cui il Sindaco Michele Cattaneo ha aperto la discussione sulla cosiddetta "Variante Auchan". Come ha detto sempre il Sindaco in chiusura di serata "inizia una nuova fase di ascolto, continueremo a coinvolgere tutti gli interessati per migliorare ancora quanto previsto questa sera. Incontreremo già da subito i commercianti che sappiamo avere ancora perplessità su alcune questioni che risolveremo insieme".
Ecco il discorso che consigliamo di leggere in parallelo con la visione delle slide:
Questa immagine (slide 1) è quello per cui votiamo questa sera ma forse conviene dare un occhio al passato e alla zona come si presentava nel 2006 (slide 2) e come si presenta (slide 3) nel 2017 con i nuovi insediamenti commerciali (Rescaldina Village, distributore di carburante e concessionario auto) già realizzati.
Guardiamo anche (slide 4) la Rescaldina che immaginava chi ci ha preceduto e qualcuno (slide 5) con la richiesta di accordo di programma a Regione Lombardia del 2010 avrebbe voluto anche un ampliamento del centro commerciale
Noi abbiamo eliminato la previsione dell'insediamento di cui Ikea era circa un terzo (slide 6) e questa sera votiamo per preservare l'ambito del cosiddetto TR8 (slide 7), per preservare questa parte di verde lungo via per Cerro (slide 8), per sostituire queste previsioni commerciali con queste residenziali (slide 8) e per preservare la quota di area boscata pur ripiantumandola (slide 10)
L'abbiamo fatto con un percorso che ha mirato a informare e coinvolgere la gente il più possibile con diversi incontri con i commercianti ed uno con i vertici di confcommercio, quattro assemblee pubbliche, diverse riunioni di commissione, una seduta di consiglio comunale.
Un percorso di cui vado, andiamo orgogliosi
Movimento 5 Stelle: amici del cemento
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- Pubblicato Sabato, 11 Febbraio 2017 09:17
Nella discussione sulla variante per l'ampliamento di Auchan, il consiglio comunale si trova a votare su due alternative illustrate dalle due ipotesi A e B. Di fronte alla scelta il Movimento 5 Stelle si dimostra a favore del cemento e del consumo di suolo, tra l’ipotesi A e l’ipotesi B sceglie la A, quella che prevede l’edificazione su tutta la via Marco Polo con buona pace dei suoi elettori.
Rescaldina verso rifiuti zero
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- Pubblicato Mercoledì, 01 Febbraio 2017 21:15
Da Febbraio a Rescaldina entra ufficialmente in vigore la raccolta puntuale dei rifiuti indifferenziati. Ogni cittadino sarà chiamato ad un nuovo e rinnovato impegno nella corretta gestione dei rifiuti. L'obiettivo è raggiungere il prima possibile il 70% di raccolta differenziata.
Alle famiglie e alle aziende rescaldinesi sono stati consegnati sacchi grigi dotati di chip per la raccolta del "residuo secco" indifferenziato. I cittadini e le azienda dovranno quindi fare maggiore attenzione alla gestione dei propri rifiuti, cercando di produrne il minimo e sforzandosi di differenziare al massimo e in modo corretto quelli prodotti.
In questo modo si contribuirà a migliorare la qualità ambientale del nostro Comune e a far diminuire la Tassa Rifiuti.
L'assessore ai Lavori Pubblici e Igiene Urbana commenta "Personalmente ho piena fiducia nel senso civico dei rescaldinesi, ognuno di noi dovrà abituarsi a nuove abitudini per gestire correttamente i conferimenti, soprattutto nei condomini e nelle aziende, ma sono sicuro che le difficoltà verranno pian piano superate e i cittadini rescaldinesi daranno egregiamente prova del loro impegno a tutela dell'ambiente"
Solo con l'impegno di tutti una Rescaldina più sostenibile è realizzabile. Insieme, ce la faremo!
Anche a Rescaldina il "Caffè in sospeso"
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- Pubblicato Martedì, 31 Gennaio 2017 11:16
Due macellai, due ristoranti, un negozio di abbigliamento: sono i primi commercianti aderenti al “Caffè in sospeso”, l’iniziativa lanciata qualche mese fa dall’assesore ai Servizi Sociali Enrico Rudoni.
L’idea è mutuata dalla tradizione tutta napoletana del “caffè in sospeso”, usanza nata a metà dell’Ottocento che consiste nel lasciare un caffè pagato, oltre al proprio, a beneficio di un qualsiasi avventore sconosciuto che si fosse presentato al bar dopo il generoso cliente. Luciano de Crescenzo, scrittore napoletano, ebbe modo di commentare questa usanza dicendo che “il caffè in sospeso è un atto d’amore”.
“Questa espressione ci sembra riassumere splendidamente lo spirito dell’iniziativa rescaldinese” spiega l’assessore Rudoni, “il progetto nasce dall’idea di offrire a famiglie e persone in difficoltà la possibilità di usufruire di servizi o beni a loro difficilmente accessibili per questioni economiche”.
I cittadini che si recheranno presso uno dei cinque negozi, a cui certamente se ne aggiungeranno altri, potranno lasciare un’offerta, anche semplicemente la monetiva che rimane nelle tasche, per offrire un pasto, un caffè, una maglietta, una bistecca… a qualche utente identificato dai servizi sociali. Nel momento in cui il commerciante verificherà la presenza di una cifra sufficiente contatterà i servizi sociali che daranno ad un assistito un “buono gratuito” che potrà spendere in quel negozio.
Sempre Rudoni spiega “questo progetto ha un significato che va al di là della semplice erogazione di un servizio gratuito, favorisce il senso di appartenenza alla comunità sia di chi ha bisogno sia di chi non ha necessità di rivolgersi ai servizi sociali. Mi preme quindi ringraziare di cuore i primi 4 esercizi aderenti: la Trattoria Vira di via Bossi, l'Osteria La Tela, il negozio di abbigliamento Hobby Moda di via Gramsci, la Macelleria Vismara di via Bossi e la Macelleria Guzzetti di via Alberto da Giussano”
I commercianti che volessero aderire all’iniziativa possono farlo in qualunque momento chiamando il Comune di Rescaldina al numero 0331467877.
Essere comunità significa proprio prendersi cura l’uno dell’altro, commercianti, cittadini comuni e Comune di Rescaldina formano una rete sempre più solida capace di sostenere chi è nel bisogno.
Una scuola per tutti i bambini di Rescalda
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- Pubblicato Giovedì, 19 Gennaio 2017 08:58
Il titolo di questo articolo sarebbe potuto benissimo essere il pensiero di don Antonio quando ha fondato la scuola materna di Rescalda, quella stessa scuola materna che oggi impedisce di fatto ad alcuni bambini di potere frequentare la materna nella loro Rescalda.
Lo stabile di proprietà pubblica che infatti potrebbe accogliere più di 100 bambini accoglie oggi una quarantina scarsa di bambini rescaldesi che si iscrivono alla scuola privata. Gli altri bambini invece frequentano le quattro sezioni della scuola pubblica situate “provvisoriamente” nel 2002 all’interno della scuola primaria utilizzando spazi adattati in fretta e furia alla presenza dei piccoli e sottraendo di fatto ai bambini delle elementari spazi per laboratori e attività didattiche. Sono stati gli stessi genitori di Rescalda infatti che hanno chiesto a gran voce al Comune una soluzione definitiva: i bambini non possono più stare in una struttura che, giusto per fare qualche esempio, ha solo quattro bagnetti adatti ai più piccoli e deve condividere la stanza della nanna con l’aula LIM della scuola primaria.
L’amministrazione, convinta che i genitori scelgano la scuola materna privata per la particolare offerta formativa, ha così sondato la disponibilità al trasferimento in una struttura da ristrutturare preventivamente a spese del comune e poco lontana; la risposta è arrivata da Marco Raimondi nell’articolo della foto che apre questo pezzo: "la scuola privata non si sposta, piuttosto chiude". Perchè si è così sicuri che i genitori non seguano la particolare offerta formativa della scuola cattolica anche in un altro stabile?
Vivere Rescaldina non vuole (e non ne avrebbe neanche il potere) chiudere nessuna scuola ma, amministrando Rescaldina, ha il diritto ed il dovere di gestire le strutture pubbliche e di garantire l’istruzione a tutti i bambini che abitano il paese.
Nell’articolo citato si dice che lo stabile di via Baita (fino ad agosto 2016 centro Prima Infanzia e Centro Famiglie) è stato abbandonato per la presenza di amianto: l’affermazione è falsa e fa sorridere che la faccia l’Assessore ai lavori pubblici che aveva di fatto deciso la sistemazione provvisoria dei bambini nella primaria nel lontano 2002: lo stabile è gemello dello stabile che ospita la biblioteca. L’amianto è perfettamente sigillato nelle intercapedini delle pareti e la ristrutturazione, tra le altre cose, servirebbe proprio a rendere ancora più sicura una situazione che oggi già lo è.
Sempre lo stesso Raimondi suggerisce di abbattere lo stabile di via Baita e di ricostruirlo grande a sufficienza per ospitare la scuola pubblica lasciando la privata lì dov’è. Potrà la Corte dei Conti giustificare un comune che costruisce uno stabile per una scuola quando è già in possesso di uno stabile sufficientemente grande, occupato da un privato? Soprattutto considerando che la scuola privata non è più necessaria a garantire una scuola per tutti come agli inizi. I 40 bambini di Rescalda e Rescaldina che frequentano la privata infatti troverebbero tranquillamente posto nelle materne pubbliche del territorio.
Vivere Rescaldina vuole semplicemente realizzare il desiderio che a Rescalda si insegue da quasi cento anni: una scuola libera, bella, gratuita, per tutti.
Si veda anche su Legnanonews il comunicato dell'Amministrazione Comunale