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Rescaldina e il "Giro d'Italia", 15^ tappa

Il passaggio del "Giro d'Italia" con la sosta della Carovana Pubblicitaria prevista per le 12.20 del 21 Maggio in Via Resegone, è senza dubbio un momento di festa per tutti gli amanti di questo sport.

"Siamo soddisfatti di aver ottenuto quest'attenzione da parte degli organizzatori del giro, la sosta della Carovana Pubblicitaria sarà per Rescaldina un bel momento di festa per uno sport, il ciclismo, che ha sempre significato costanza, fatica, superamento dei propri limiti"  commenta così l'evento il Consigliere delegato allo Sport Ielo Gilles.

MILLE OCCHI SUL MONDO

Domenica 14 Maggio presso il giardino della scuola Ferrario in Via Gramsci 45 a Rescaldina avrà luogo la festa interculturale "Mille occhi sul mondo" organizzata dal Comune di Rescaldina in collaborazione con numerose Associazioni del territorio e della zona.

La manifestazione avrà inizio alle ore 15 con l'apertura degli stand dedicati alle Associazioni, da quelle internazionali come Emergency, Amnesty International, Croce Rossa, Amani for Africa, Karama, Africa 70, a quelle sociali e culturali che operano sul territorio come Info Aid, Auserm, Fondazione Somaschi, Officina Casona, ItaliAmo, Stranitalia, Vydia, Lo spirito della Valle, Elasticamente, ASOS, Articolo Nove, Il sorriso dell'angelo, Gruppo Missionario, Gli amici del Musical, Comitato di accoglienza Bambini di Cernobyl.

Oltre a momenti formativi le Associazioni proporranno laboratori, giochi dal mondo, cucina etnica, hennè e trucchi, Pet Terapy, artigianato di strada, Tai chi, oltre a mostre fotografiche e artistiche.

25 Aprile 2017

 

Pubblichiamo il discorso del nostro Sindaco Michele Cattaneo, un discorso costruito con i cittadini di Rescaldina, con gli amici di Facebook che lasciando una parola, un aggettivo, un pensiero hanno contribuito a scrivere la riflessione del 25 aprile 2017.

Buon 25 Aprile!

 

Grazie a tutti voi per essere intervenuti, è bello avere visto oggi la presenza di autorità civili, religiose, militari, bambini e adulti, tante persone che ci ricordano che il 25 aprile è la festa di tutti, che la liberazione è “senza se e senza ma” la festa che celebra la liberazione dal nazifascismo, un'ombra, una macchia, un'esperienza terribile che ha segnato il nostro passato, segna il nostro presente e, dobbiamo essere realisti, rischiamo segni anche il nostro futuro.

Per preparare questo intervento, ho chiesto una mano ai miei amici chiedendo loro un aggettivo, una parola, la prima che veniva alla mente alle parole “25 aprile”.

Tantissime persone mi hanno scritto aiutandomi a realizzare così una riflessione collettiva, una riflessione di tutti. Mi sono scritto tutti le parole proposte mettendole in ordine e classificandole in qualche modo tra passato, presente e futuro. Chiedo scusa in anticipo se dovessi avere interpretato male qualche pensiero ma naturalmente gli occhi che hanno letto, la testa che ha rielaborato e le dita che hanno scritto alla fine sono le mie.

Gli aggettivi riportati più volte sono stati Antifascista e Libertà e probabilmente non poteva essere altrimenti. L'antifascismo nasce dalla mancanza di libertà, libertà la cui ri-conquista celebriamo oggi.  L'antifascismo nasce dalla assoluta mancanza di diritto, dove c'è totalitarismo non c'è diritto e non ci sono diritti. L'antifascismo, il movimento di liberazione, la resistenza nascono da un fortissimo senso di solidarietà,  dal senso di comunità, come suggerito dal Sindaco di Amandola.
I partigiani che come dice la parola sanno scegliere da che parte stare, sono appunto partigiani, scelgono, in una esperienza unica di lottare per l'uguaglianza, la dignità, la giustizia, il rispetto, l'umanità delle persone, la libertà, e lo fanno con il sacrificio degli affetti e delle loro stesse vite in un movimento collettivo, laico, che ha coinvolto in un obiettivo condiviso tutta la società lungo un'intera nazione.    

Oggi abbiamo il dovere della memoria storica, del ricordo affettuoso, verso persone che, come mi ha scritto un cittadino, con il cuore in mano erano disposte ad offrire la propria vita per gli altri, esempi luminosi di coraggio ma soprattutto di tenacia, resistenza, dettate da una incrollabile fiducia in una umanità migliore, combattenti di una guerra, anche se può sembrare una contraddizione il cui unico scopo era la pace.

Oggi, nel nostro contesto di stato democratico, siamo riconoscenti e lo siamo di cuore verso i nostri partigiani ma quanto in realtà abbiamo tradito o vediamo traditi quegli ideali? Quanto è attuale il messaggio della resistenza e dove sta il tradimento verso quegli ideali? Proviamo a guardare le cose con uno sguardo obiettivo.

Ogni volta che oggi parliamo di migranti, di stranieri, di diversi, di persone in difficoltà, di rispetto, di dignità per tutti gli esseri umani incontriamo rigurgiti fascisti, voglia di sopraffazione e di esclusione.
Quante volte sentiamo la tentazione nella società del cosiddetto uomo forte? Un uomo, un partito, che decida per tutti secondo un criterio che sia esclusivamente quello del mantenere ricchezze e status, naturalmente, solo per chi li ha?

Dove sono finiti allora il senso di libertà, l'orgoglio, la felicità, la gioia, la speranza, la fiducia nel futuro del 25 aprile 1945 quando si è consumata la vittoria sul fascismo? Dov'è finita quell'esaltazione per la nuova comunità, nascente sulle macerie della nazione fascista dopo tanto sacrificio di vite umane?

Il tradimento degli ideali che hanno dato vita alla Resistenza è avvenuto per qualcuno fin dal 25 aprile stesso e probabilmente tutto questo fa parte della fragilità e del limite dell'essere umano. Dobbiamo quindi farcene una ragione ed essere consapevoli che la strada è lunga e di cose da imparare ce ne sono ogni giorno partendo da un ricordo fondamentale, autentico, condiviso e intoccabile della nostra Resistenza.

Solo quando avremo un società dotata davvero di senso civile, nel vero senso della parola, resistente anche nella quotidianità, coerente con questi valori, accogliente, capace di rispetto, inclusione, tolleranza, fraternità, allora sì potremo dire di avere costruito un futuro e una vita migliore per i nostri bambini.

È questo però un cammino lunghissimo, da svolgere con umiltà, rispetto, e anche con un po' di sano spirito ribelle; una costruzione senza fine dove ci saranno crolli e necessità di ricominciare.

Mi piace allora chiudere con la parola inventata da un cittadino la parola “emotivazionale” che ci dice che dobbiamo trovare la motivazione nelle nostre emozioni, nei nostri sentimenti, solo così queste commemorazioni hanno e avranno un senso.
Solo così potremo continuare a costruire fiduciosi una civiltà che ci veda davvero liberi.

Viva i partigiani, viva il 25 Aprile, viva l'Italia

Sciocchezze

Leone da tastiera

Scrivere tante sciocchezze concentrate in cosi poche righe quante ne scrive il consigliere Turconi è quasi da record. È importante però guardarle con attenzione perché poi magari qualcuno ci crede.
Esaminiamo per esempio quanto scrive su Facebook in merito al prossimo consiglio comunale in cui si voterà il bilancio comunale con le delibere collegate:
“La Giunta chiederà all'aula di approvare il regolamento per l'applicazione della "tassa rifiuti". In tale regolamento sono contenute importanti novità relative a sconti vari da applicare ad alcune categorie di utenti: agli esercizi pubblici che toglieranno le slot machine (ma anche a quelli che non le hanno mai installate!); alle utenze non domestiche che dimostreranno di non affidare rifiuti recuperabili al servizio comunale; esenzione totale dalla tassa delle superfici di luoghi dedicato al culto di una religione. Considerato che il piano finanziario del servizio di gestione integrato dei rifiuti deve chiudersi a saldo zero, quanto sopra significa che se faranno pagare meno ad alcune categorie le altre pagheranno di più. In altre parole le utenze non domestiche che non usufruiranno degli sconti dedicati dovranno compensare gli squilibri che si verranno a creare. Un altra perla a dimostrazione di come la maggioranza di V.R. intende l' equità fiscale, quasi alla pari delle lampade votive.”
Quanta confusione, si mischiano tanti argomenti solo per costruire il proprio teorema.

Andiamo con ordine:
- è falso, la proposta della giunta non prevede l’esenzione dalla TARI per i luoghi di culto. Questa è una proposta avanzata dalla Parrocchia al Consiglio Comunale tutto che si esprimerà in merito. Eppure il Consigliere Turconi questo dovrebbe saperlo, visto che ha ricevuto anche lui il documento di richiesta della Parrocchia e visto che era presente in entrambe le commissione che hanno analizzato l'argomento. Allora perchè non dire la verità così com'è?
- è vero, verrà votata la proposta (studiata con Noi x Rescaldna) di una certa detassazione per i locali pubblici che non hanno avuto o che rinunceranno alle Slot Machine, è una detassazione applicata in moltissimi comuni e fa in modo che poi si risparmino fior di soldi nel tentare di rimediare ai danni della dipendenza da gioco d’azzardo. Vogliamo un paese dove ovunque ci si giri ci sono “macchinette” oppure vogliamo finalmente tentare di premiare chi a Rescaldina non partecipa alla diffusione di questa piaga?
- è vero, è prevista (come vuole la legge nazionale, ma il consigliere fa finta di non saperlo) una detassazione per ditte ed esercizi commerciali che inviano a riciclo in proprio i rifiuti recuperabili (senza farlo fare al Comune e quindi portando un risparmio). A parte che è un obbligo previsto dalla legge ma davvero è così difficile immaginare che se tutti lo facessero ci sarebbe per tutti un risparmio notevole sui costi del recupero dei rifiuti?

Ha ragione il Consigliere Turconi a dire che le diverse esenzioni si “spalmano” su tutti gli altri utenti delle utenze non domestiche (non per scelta della giunta ma semplicemente perchè previsto dalla legge) ma è così lontano dalla logica pensare che se tutti avessero comportamenti virtuosi, tutti avrebbero lo sconto e soprattutto per tutti scenderebbero i costi di smaltimento, con un beneficio generale sulla tassa dei rifiuti?

Sulla questione ormai vecchia delle lampade votive basta chiedersi “era giusto che solo alcuni cittadini pagassero un servizio più del suo costo effettivo? Una “tassa nascosta” che nulla aveva a che fare con il servizio delle lampade votive.

Si vede che Turconi intende così l’equità fiscale: fare pagare a pochi, per tutti (senza che lo sappiano).

SCUOLA PRIVATA DI RESCALDA: FACCIAMO CHIAREZZA

Con la raccolta firme di oggi è scoppiato il dibattito sulla scuola materna privata di Rescalda.

Una premessa è però doverosa: a Vivere Rescaldina e all'Amministrazione Comunale interessa l'opinione di tutti. Siamo convinti che tutte le scelte, soprattutto le scelte difficili, vadano condivise il più possibile tenendo sempre presente il fine ultimo che in questo caso non è altro che permettere a TUTTI i bambini di Rescalda di avere la possibilità di frequentare la scuola dell'infanzia. Lo stesso “spirito di accoglienza” che aveva spinto Don Repetti a immaginare la scuola all’inizio del ‘900 ci spinge oggi a cercare soluzioni che vadano incontro alle esigenze e ai bisogni di altri bambini rescaldesi.

È importante approfondire un tema così importante avendo chiari alcuni dati per giungere serenamente ad una soluzione il più possibile condivisa:

NUMERI: Lo stabile di proprietà pubblica dove attualmente svolge l’attività la scuola privata potrebbe accogliere circa 120 bambini, ma ad oggi viene utilizzato solo da circa 50 bambini (di cui 10 non residenti a Rescaldina). I bambini della scuola materna pubblica sono invece circa 90 e occupano quattro sezioni sistemate “provvisoriamente” (dal 2012) all’interno della scuola elementare, utilizzando spazi non adatti alle loro esigenze e sottraendo ai bambini delle elementari spazi per laboratori ed attività didattiche. Come esempio, è utile ricordare che i 90 bambini della scuola pubblica hanno a disposizione solo tre servizi igienici.

SPOSTAMENTO: L’Amministrazione comunale, al fine di poter pianificare la gestione degli spazi per i prossimi anni garantendo strutture adeguate a tutti i bambini, ha inviato una lettera alla scuola materna privata per chiedere la disponibilità al trasferimento in un’altra struttura (in via Baita) assicurando, nel caso, un’adeguata ristrutturazione della stessa. Quindi l’Amministrazione comunale NON ha nè imposto, nè intimato, lo spostamento, ma ha esclusivamente chiesto alla Parrocchia di esprimere un’eventuale disponibilità al trasferimento. Le stesse considerazioni sono state esposte anche in diversi incontri, senza però avere dalla scuola privata nessuna collaborazione o proposta alternativa.

STRUTTURA DI VIA BAITA: La struttura, utilizzata fino a pochi anni fa come asilo nido, È SEMPRE STATA SICURA. La chiusura dell’asilo nido in via Baita, infatti, è stata decisa anni fa per insufficienza di iscrizioni e non per motivi legati alla sicurezza della struttura. Tant’è che l’edificio è sempre stato usato anche in questi anni (fino ad oggi) come “Centro Prima Infanzia” e “Centro Famiglie”. L’immobile è infatti uguale a quello dell’attuale biblioteca: chi ritiene insicuro l’edificio in via Baita ritiene insicura anche la biblioteca? Ovviamente no, perchè entrambe le strutture sono sicure e senza pericoli (come evidenziano i dati delle analisi depositati in Comune). Chi utilizza l’argomento amianto lo fa solo per strumentalizzare l’informazione e generare infondate preoccupazioni.

RESPONSABILITÀ: La questione della scuola privata di Rescalda non ha nulla a che fare con questioni religiose o didattiche. Chiunque si trovi ad Amministrare ha il dovere di cercare di “fare la cosa giusta” per il bene di tutti i cittadini. In quest’ottica, l’Amministrazione sta cercando di trovare una soluzione, al di là delle squallide strumentalizzazioni politiche, che dia, come detto, a TUTTI i bambini di Rescalda l’opportunità di avere strutture adeguate, lasciando quindi la “possibilità di scelta” tra le due diverse scuole.

RACCOLTA FIRME: Una raccolta firme fondata sulla falsità dell’insicurezza della struttura di via Baita è una raccolta firme che mistifica la realtà e che prende in giro i cittadini stessi. Il confronto sincero si costruisce con uno scambio di dati e di idee vere, e non generando infondato allarmismo con numeri ed informazioni scorrette. Nonostante questo, si terranno comunque in gran conto le firme raccolte perché espressione dei cittadini, tanti o pochi che siano.

PROSPETTIVE: L’Amministrazione comunale non ha ancora preso alcuna decisione. Non si esclude alcun tipo di soluzione, compresa quella di un utilizzo promiscuo degli spazi. Rispetto a questa e ad altre soluzioni l'Amministrazione Comunale ha più volte sollecitato, senza successo, il consiglio direttivo della scuola materna privata ed il suo presidente proponendo anche incontri con l'associazione delle scuole cattoliche. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale non è infatti quello di chiudere la scuola privata, ma quello di trovare una soluzione che permetta, lo sottolineiamo ancora una volta, a TUTTI i bambini di Rescalda di avere spazi idonei alle loro esigenze.




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