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I candidati
Lo sportello badanti è realtà
Dal primo sabato di maggio lo sportello badanti a Rescaldina è realtà, in coerenza con quanto scritto, nero su bianco, nel nostro programma elettorale.
L'Amministrazione comunale, con la preziosa e indispensabile collaborazione di Caritas, ha progettato per mesi questo servizio per la cittadinanza, analizzando le esperienze sui territori limitrofi e individuando le dinamiche virtuose da riproporre.
Crediamo che il risultato sia veramente incoraggiante, abbiamo, infatti, approntato un servizio che vuole essere un punto di riferimento per tutte quelle famiglie che sono alle prese con le numerose difficoltà legate alla cura dei familiari più avanti con l'età.
In sintesi, lo sportello si dirama in due direzioni: da una parte, la possibilità di recarsi al punto ascolto della Caritas ogni 1° e 3° sabato del mese per proporsi come badante indicando le proprie competenze e disponibilità; dall'altra, l'opportunità di chiedere tramite mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
) un appuntamento per richiedere l'aiuto di un assistente alla persona e attingere informazioni da quello che man mano diventerà un vero e proprio "albo badanti".
Ci preme, inoltre, sottolineare quelle che sono le possibilità indirette che, ci auguriamo, possano esserci per la nostra comunità. In particolare questo strumento promuoverà lo sviluppo delle competenze delle persone e la messa in rete delle stesse, aumentando quindi la possibilità di creare opportunità lavorative; implementerà il senso di comunità del nostro paese, che potrà contare sull'appoggio di persone che siano in grado di aiutarli nei momenti di particolare fragilità; aumenterà il senso di legalità che potrà contare su un servizio trasparente e di alta qualità.
Tutto questo ci convince di aver centrato un obiettivo importante e fondamentale per la crescita sociale e culturale di Rescaldina.
Assessore ai Servizi Sociali
Rudoni Enrico
2 giugno 2016 - Festa della Repubblica
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Ho scelto questo articolo, l'articolo tre, per sottolineare con voi oggi, nell'anno del vostro diciottesimo compleanno, l'importanza dell'appartenenza, l'importanza del fare parte di una comunità.
Teniamo moltissimo a questo momento che viviamo un po' come un battesimo, un momento di svolta, di ingresso nel mondo degli adulti. Quando ho compiuto 18 anni io, ben 25 anni fa, mi sembrava che con quel compleanno potesse un po' cambiare il mio mondo, che ci sarebbe stata chissà che indipendenza. In realtà il vero cambiamento è stato il diritto di voto che ha obbligato me e i miei compagni a riflettere, discutere e confrontarci su chi votare e perché. Voi iniziate a votare con due referendum di cui uno costituzionale, un passaggio decisivo, una svolta per il nostro paese molto più che una votazione politica.
Ma torniamo all'articolo 3, è sufficiente essere cittadini, essere residenti a Rescaldina per far parte di una comunità? Sono convinto che si fa parte davvero di una comunità quando si è uguali tra uguali, quando si compartecipa ai diritti, quando si ha la stessa ampiezza di prospettive e di possibilità.
Un giovane è in una condizione irripetibile della sua vita perché ha davanti a sé tutto un futuro da costruire, una vita da immaginare. Non c'è niente di più triste di un diciottenne che ritiene già segnato il suo destino, la strada che percorrerà. Attenzione, non è triste il diciottenne, questo non vuole essere un giudizio sulla persona ma sulle condizioni sociali che possono portare un giovane a pensare di non avere prospettive.
Luca e Caterina, i due ragazzi che stanno facendo lo stage per l'alternanza scuola lavoro nello staff del Sindaco, ieri, discutendo di questo articolo, mi dicevano che il Comune ha il dovere di garantire il pieno sviluppo e la piena formazione della persona umana.
Come lo può fare?
Facendo un bell'esame di coscienza e traendone le conseguenze.
Il comune deve porre in essere tutte le azioni possibili per, come dice la Costituzione, rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, per rimuovere tutte le condizioni che fanno sentire un ragazzo, un cittadino, diverso da un altro.
Quante volte facciamo differenza tra cittadini?
Non pensiamo solo alle differenze di stratificazione sociale, pensiamo anche alle differenze di età. Perché ci si confronta solo con chi vota? Perché i politici, gli amministratori, non si confrontano con i più deboli pensandoli solo come un problema da affrontare e non come una risorsa? Perché si fa fatica a considerare bambini, ragazzi, disabili, anziani come risorse portatrici di idee, di bisogni, di diritti e non solo di problemi e di esigenze a cui rispondere?
L'ho detto poco fa, ho compiuto 18 anni da ben 25 anni, posso arrogarmi il diritto di vedere il mondo come lo vedete voi? Possiamo noi 17 consiglieri comunali pensare di essere degli “eletti” con la verità in tasca, gli unici capaci di decidere di cosa avete bisogno? Noi conosciamo i desideri, le gioie, le sofferenze, dei nostri figli, dei nostri conoscenti, dei diciottenni che eravamo ma non conosciamo profondamente le vostre perché non le viviamo.
Dovete aiutarci!
Non possiamo fare a meno di voi, non possiamo rinunciare alla collaborazione della vostra generazione per interpretare i nostri tempi e per costruire il futuro nostro e vostro.
Le barriere e le differenze di cui parla la Costituzione le possiamo eliminare soltanto lavorandoci tutti insieme senza aspettarci che qualcuno lo faccia per noi.
Vi chiedo per favore, ve lo chiedo con la consapevolezza di cui parlavo prima, la consapevolezza di non essere davvero degli “eletti” onnipotenti, vi chiedo per favore, di non lasciarci soli nell'amministrare questo paese ma di partecipare, con tutti gli strumenti che vi sono messi a disposizione o anche chiedendocene di nuovi, alla costruzione di un nuovo paese, un paese dove tutti abbiano la possibilità di guardare al futuro con uno sguardo sereno ma dove tutti, prima di tutto, abbiano la possibilità di costruirselo il futuro, di viverlo il futuro.
Ve lo chiedo per favore, abbiamo bisogno di voi.
Rescaldina Res Publica
Ciao bambine e bambini,
un altro anno scolastico sta per finire, un anno intenso e pieno di attività. Dopo aver salutato compagne/i e insegnanti, l'estate vi aspetta con le sue avventure e novità!
Quest'anno abbiamo lavorato bene insieme: ci avete dato una mano importante ad immaginare la vostra “città sognata” per progettare e costruire la Rescaldina del futuro; ci avete aiutato a costruire ponti di pace grazie ai vostri striscioni e ai vostri giochi che hanno animato il cavalcavia.
Proprio a proposito di pace, abbiamo ricevuto con un piacere immenso la vostra proposta di intitolare il bosco vicino al Cavalcavia “Bosco della Pace”. Già settimana prossima sottoporremo la vostra proposta alla giunta comunale per dare il via libera all'intitolazione che avverrà con una grande festa da organizzare e vivere tutti insieme. È importante che ci abituiamo a considerare “nostri” i parchi pubblici e a frequentarli per giocare, fare merenda, rilassarci, perché gli spazi pubblici sono di tutti e quindi di ognuno di noi. Proprio per questo vi invitiamo a leggere con attenzione il volantino stampato qui dietro, l'invito per la festa del 2 giugno; siete invitati alle 10,00 in piazza per la consegna della costituzione ai diciottenni e poi a farvi un bel pic-nic in uno dei nostri parchi pubblici. Scegliete quello che volete, invitate gli amici, i vostri compagni di classe, i vostri parenti, e per un giorno divertitevi nei nostri spazi verdi che troppo spesso sono tristi e deserti.
Prima di augurarvi buone vacanze però dobbiamo ringraziare alcune persone speciali: i vostri insegnanti che per tutto l'anno vi hanno aiutati a crescere, i nonni vigile e i gli autisti del pedibus che vi hanno permesso di andare a scuola in tutta sicurezza collaborando anche con i nostri agenti della Polizia Locale.
Passate un'estate meravigliosa!
Il Sindaco Michele
L'assessore Elena
La differenza tra i bambini e gli adulti…
...è che questi ultimi sono chiamati a prendersi le proprie responsabilità per quello che fanno e per quello che dicono.
Sono davvero stanco di dover rispondere alle accuse e alle bugie di Paolo Magistrali che, non essendosi ancora messo il cuore in pace per non essere stato rieletto Sindaco di Rescaldina, come sempre, a corto di argomenti, continua a dire bugie tentando di schizzare fango su me, la, giunta e l’intero gruppo di maggioranza.
Qualche esempio solo dell'ultima settimana:
- sabato 21 maggio Magistrali scrive: “oggi sono stato in municipio per avere delucidazioni su come vengono gestiti i lavori pubblici, in quanto ultimamente hanno destato qualche sospetto...”
- venerdì 27 maggio scrive: "E' vergognoso! Anche sulla questione dei serramenti ne vedremo delle belle: stanno venendo fuori particolari inquietanti… Alla faccia della trasparenza…"
- sabato 28 maggio rispondendo alla domanda su chi utilizzasse il venerdì sera il pallone di via Schuster scrive: “L'Auser….con più di 200 persone (la maggior parte non residente a Rescaldina) e per di più gratis!...” e poi, a chi chiedeva chi permettesse l'utilizzo gratuito della struttura, risponde: “Il Sindaco…. d'altra parte hanno fatto campagna elettorale per lui!”
Sui primi due interventi mi permetto semplicemente di comunicare che ho già informato le forze dell'ordine di quanto scritto da Magistrali. Se c'è del malaffare e lui non ha il coraggio di denunciare come invece avrebbe il dovere di fare, allora ci penso io, che alla trasparenza e alla legalità tengo davvero.
L'ultimo scritto è ancora più grave del precedente. Contiene l'accusa esplicita che io decida di non fare pagare una struttura pubblica in cambio di un presunto impegno per me in campagna elettorale. L'accusa è grave, si chiama voto di scambio, ed è la stessa accusa per cui lo stesso Magistrali è recentemente ritornato, agli onori della stampa locale e non solo.
Al solo fine di dare una veritiera rappresentazione della realtà dei fatti, ricordo semplicemente che:
- il debito di Auser si è formato proprio con la giunta Magistrali.
Da quanto pubblicato sulla stampa locale, fu proprio lo stesso Magistrali a dire ad AUSER di andare avanti e di non preoccuparsi, poi si sarebbe visto come risolvere il problema……
- Auser si è già impegnata a presentare un piano di rientro di quel debito, concordandolo con l'Amministrazione comunale. Rientro rispetto al quale, Magistrali non teneva più di tanto, non avendo intrapreso, nei cinque anni da Sindaco, nessuna iniziativa al riguardo;
- oggi Auser, come tutti gli altri, sta utilizzando la struttura pagando le tariffe previste dai regolamenti comunali.
Verrebbe da dire che Auser, con la mia elezione, ci abbia addirittura perso rispetto al passato…
Come detto all'inizio di questo pezzo, gli adulti devono prendersi le responsabilità di quanto fanno e dicono. Il principio vale anche per il consigliere Magistrali che, da adulto, proprio come un ragazzino, continua a dimenticarsi che dall'altra parte della tastiera ci sono persone che leggono, giudicano, si fanno un'opinione e magari denunciano (vedasi art. 595 del codice penale alla voce "diffamazione"). E’ tempo che ciascuno cominci concretamente a prendersi le proprie responsabilità.
Michele Cattaneo
L’ex assessore Casati ricorda (facendo confusione) i debiti della giunta Gasparri
Durante la presentazione del bilancio comunale di previsione 2016 sono stati certificati debiti fuori bilancio per circa 500 000 euro risalenti ad anni precedenti l’attuale amministrazione .
Nello specifico debiti con il comune di Parabiago per 143.000 euro, con Cerro Maggiore per 80.000 euro e con l’ASL per una cifra vicina ai 300.000 euro tutti risalenti alla gestioni di servizi alla persona per gli anni 2011-12-13.
Ovviamente la questione fa discutere sia i consiglieri comunali , sia i singoli cittadini che vorrebbero capire di più sull’argomento.
Ikea, una visione differente
Luigi Di Lello, dopo la notizia di Ikea ad Arese, torna sulla questione del mega centro commerciale tra Cerro e Rescaldina
Partiamo da quello che noi cittadini sappiamo.
Sappiamo che IKEA aveva espresso la volontà di realizzare il suo store nell’area tra Cerro e Rescaldina e di realizzarvi, a ridosso, una grossa area commerciale.
Sappiamo che il comune di Rescaldina, qualche mese fa si è sfilata dal progetto, così come promesso dalla giunta Cattaneo, già in fase di campagna elettorale.
Sappiamo che Regione Lombardia, seppur dentro l’accordo di programma, ha approvato una legge regionale per ridurre il consumo di suolo a vantaggio del recupero delle molteplici aree industriali oggi dismesse.
Sappiamo che Regione Lombardia ha interesse nel recuperare l’area dismessa ex Alfa Romeo ad Arese come tante altre dislocate nella provincia di Milano.
Sappiamo che proprio su quota parte dell’area ex Alfa di Arese, è sorto e si è aperto, poche settimane orsono, il più grosso centro commerciale d’Europa
Sappiamo che IKEA, dopo l’uscita del Comune di Rescaldina dal progetto dichiara che sarebbe andata avanti lo stesso, con un’opera in tono minore, solo nel comune di Cerro ma oggi sappiamo che verso la fine del mese di Aprile escono sui giornali dichiarazioni che danno per avviata una trattativa per spostare lo store di IKEA da Cerro al comparto ex Alfa di Arese dove è sorto in nuovo centro commerciale.
Questo è quello che sappiamo. Ora possiamo fare delle considerazioni e fare delle deduzioni…
Partecipazione vuol dire...
Una riflessione di Luigi Di Lello sul nostro paese e sul modo in cui tutti, forse, potremmo contribuire a migliorarlo
Ho sempre vissuto la “politica” del paese, come se fosse una cosa che mi riguardava marginalmente, ho sempre votato alle elezioni comunali, un po’ stancamente, poco coinvolto, quasi con ozio, informandomi poco sui vari programmi e sulle cose che riguardavano il paese e facendo le mie scelte basandomi più su una sensazione a pelle che su attente valutazioni, più sulle simpatie o antipatie personali che sui programmi espressi.
Poco più di due anni orsono, complice facebook che è un mezzo veloce e potente per diffondere informazioni e complici alcuni articoli di giornali in cui si parlava di faccende del nostro paese, ho iniziato ad interessarmi più attivamente delle cose del nostro comune.
All’epoca, a mezzo facebook, ebbi degli scambi di opinioni con alcuni esponenti politici del nostro paese, su svariati argomenti e questo mi portò a pensare che una politica diversa, in cui coinvolgere attivamente tutti i cittadini che avessero voglia di essere coinvolti fosse possibile.
Tutti uguali e tutti colpevoli?
Una riflessione di Gastone Campanati sullìincontro con Gherardo Colombo
Riscuote simpatia Gherardo Colombo. Non è il solito presuntuoso, seduto alla cattedra con un altoparlante che gli altera la voce e annichilisce la platea. No! Gherardo Colombo si alza in piedi, rifiuta il microfono che gli intralcia i movimenti, e parla alla gente tra la gente, guardandoli negli occhi e dialogando con loro come un vecchio amico al quale si può dire qualunque cosa. Gherardo Colombo, lo scorso tre maggio Maggio, era l’ospite d’onore dell’ultimo degli incontri della serie -Storie di buon essere-, organizzato dall’amministrazione comunale di Rescaldina con l'Osteria del Buon Essere “La Tela” che, come si ricorderà, ha ripreso a funzionare dall’inaugurazione del cinque Dicembre scorso, dopo la confisca alla criminalità organizzata.
Fontanile e dintorni: sempre con gli occhi aperti
È un onore per me scrivere il primo pezzo della nuova avventura di www.vivererescaldina.it e ringrazio gli amici di Vivere Rescaldina per avermi chiesto di scriverlo.
Sono contento di questo spazio soprattutto perché può essere il contesto giusto per alcune riflessioni più pacate che sui social (Facebook e Twitter in primis) non trovano spazio.
La scorsa settimana, per esempio, la signora Denise Ghirimoldi su una delle pagine più frequentate di Facebook si chiedeva: “Speri che il Comune di Rescaldina insieme a quello di Gorla, si sia allertato con autocisterne/autobotti in caso di emergenza "esondazione fontanile" per scongiurare il ripetersi del disastro avvenuto nel novembre 2014 in via Repetti e di cui tutti ne hanno parlato, ma ancora nessuno oggi è in grado di garantire il ristoro dei danni subiti dai cittadini ivi residenti”; non sto a riportare qui le sciocchezze scritte dal mio predecesore e la ridda di commenti e contro-commenti ma vorrei cogliere lo spunto per rispondere alla domanda di Denise, carica di preoccupazione e più che legittima. La domanda veniva posta giovedì 12 maggio quando, dopo almeno tre giorni di pioggia l'acqua scavalcava la SP 21 e cominciava il suo viaggio nei boschi che separano la strada da le case di Rescalda.
L'evento ha permesso di sperimentare il piano messo a punto già dalla fine del Novembre 2014: al superamento della sp 21 infatti, una telefonata tra i sindaci di Gorla e Rescaldina mette in moto la macchina della protezione civile: dipendenti comunali e volontari del gruppo di protezione Civile di Rescaldina, Cerro, San Vittore seguono passo passo l'avanzare dell'acqua nei boschi mentre altri sistemano i sacchetti di sabbia a protezione delle strade in modo da deviare l'acqua dove non possa fare danno. Il piano è scattato e ha funzionato alla perfezione permettendo di calcolare i tempi di intervento e di studiare il percorso dell'acqua che per fortuna si è fermata lontano dall'abitato.
Purtroppo ancora per qualche tempo (le previsioni dicono un paio di anni) dovremo sempre essere vigili nell'attesa che venga completata la grande vasca di laminazione nel comune di Gorla Minore e che la Regione Lombardia studi e stanzi i fondi per un'altra vasca a Tradate e per uno scolamtore che porti l'acqua, ad emergenza passata, nel Bozzente.
Purtroppo ha ragione la sig.ra Denise, la Regione non ha stanziato i fondi per i danni subiti dai residenti, fondi che non possono essere stanziati dai comuni. So che oggi (17 maggio) avrà un incontro con Carolina Toia che essendo Consigliere Regionale di maggioranza saprà senz'altro spiegarle quanto sta succedendo al Pirellone e le ragioni dei mancati stanziamenti.
Noi purtroppo abbiamo poteri limitati, teniamo gli occhi aperti, ci teniamo informati, pungoliamo chi di dovere e soprattutto vigiliamo sui nostri concittadini, insieme a volontari, Carabinieri, Polizia Locale e tecnici comunali, facendo in modo che quanto successo nel 2014 non debba più succedere.
Michele Cattaneo
Si riparte!
A partire dal 18 maggio, il sito di Vivere Rescaldina torna a nuova vita!
Notizie, commenti, discussioni, per essere vicini ai nostri cittadini, per ascoltarli e per collaborare attivamente all'Amministrazione del nostro paese.
Un luogo dove leggere, ragionare, ascoltare, al di là degli slogan e dei toni polemici.
Pubblicheremo video, articoli, commenti, dei componenti di Vivere Rescaldina, del Sindaco, degli Assessori e dei consiglieri comunali ma anche di chiunque chi vorrà collaborare con noi (inviare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
Inizia una nuova avventura, la vivremo insieme!
Ascoltare Rescaldina
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