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I candidati
MILLE OCCHI SUL MONDO
Domenica 14 Maggio presso il giardino della scuola Ferrario in Via Gramsci 45 a Rescaldina avrà luogo la festa interculturale "Mille occhi sul mondo" organizzata dal Comune di Rescaldina in collaborazione con numerose Associazioni del territorio e della zona.
La manifestazione avrà inizio alle ore 15 con l'apertura degli stand dedicati alle Associazioni, da quelle internazionali come Emergency, Amnesty International, Croce Rossa, Amani for Africa, Karama, Africa 70, a quelle sociali e culturali che operano sul territorio come Info Aid, Auserm, Fondazione Somaschi, Officina Casona, ItaliAmo, Stranitalia, Vydia, Lo spirito della Valle, Elasticamente, ASOS, Articolo Nove, Il sorriso dell'angelo, Gruppo Missionario, Gli amici del Musical, Comitato di accoglienza Bambini di Cernobyl.
Oltre a momenti formativi le Associazioni proporranno laboratori, giochi dal mondo, cucina etnica, hennè e trucchi, Pet Terapy, artigianato di strada, Tai chi, oltre a mostre fotografiche e artistiche.
25 Aprile 2017
Pubblichiamo il discorso del nostro Sindaco Michele Cattaneo, un discorso costruito con i cittadini di Rescaldina, con gli amici di Facebook che lasciando una parola, un aggettivo, un pensiero hanno contribuito a scrivere la riflessione del 25 aprile 2017.
Buon 25 Aprile!
Grazie a tutti voi per essere intervenuti, è bello avere visto oggi la presenza di autorità civili, religiose, militari, bambini e adulti, tante persone che ci ricordano che il 25 aprile è la festa di tutti, che la liberazione è “senza se e senza ma” la festa che celebra la liberazione dal nazifascismo, un'ombra, una macchia, un'esperienza terribile che ha segnato il nostro passato, segna il nostro presente e, dobbiamo essere realisti, rischiamo segni anche il nostro futuro.
Per preparare questo intervento, ho chiesto una mano ai miei amici chiedendo loro un aggettivo, una parola, la prima che veniva alla mente alle parole “25 aprile”.
Tantissime persone mi hanno scritto aiutandomi a realizzare così una riflessione collettiva, una riflessione di tutti. Mi sono scritto tutti le parole proposte mettendole in ordine e classificandole in qualche modo tra passato, presente e futuro. Chiedo scusa in anticipo se dovessi avere interpretato male qualche pensiero ma naturalmente gli occhi che hanno letto, la testa che ha rielaborato e le dita che hanno scritto alla fine sono le mie.
Gli aggettivi riportati più volte sono stati Antifascista e Libertà e probabilmente non poteva essere altrimenti. L'antifascismo nasce dalla mancanza di libertà, libertà la cui ri-conquista celebriamo oggi. L'antifascismo nasce dalla assoluta mancanza di diritto, dove c'è totalitarismo non c'è diritto e non ci sono diritti. L'antifascismo, il movimento di liberazione, la resistenza nascono da un fortissimo senso di solidarietà, dal senso di comunità, come suggerito dal Sindaco di Amandola.
I partigiani che come dice la parola sanno scegliere da che parte stare, sono appunto partigiani, scelgono, in una esperienza unica di lottare per l'uguaglianza, la dignità, la giustizia, il rispetto, l'umanità delle persone, la libertà, e lo fanno con il sacrificio degli affetti e delle loro stesse vite in un movimento collettivo, laico, che ha coinvolto in un obiettivo condiviso tutta la società lungo un'intera nazione.
Oggi abbiamo il dovere della memoria storica, del ricordo affettuoso, verso persone che, come mi ha scritto un cittadino, con il cuore in mano erano disposte ad offrire la propria vita per gli altri, esempi luminosi di coraggio ma soprattutto di tenacia, resistenza, dettate da una incrollabile fiducia in una umanità migliore, combattenti di una guerra, anche se può sembrare una contraddizione il cui unico scopo era la pace.
Oggi, nel nostro contesto di stato democratico, siamo riconoscenti e lo siamo di cuore verso i nostri partigiani ma quanto in realtà abbiamo tradito o vediamo traditi quegli ideali? Quanto è attuale il messaggio della resistenza e dove sta il tradimento verso quegli ideali? Proviamo a guardare le cose con uno sguardo obiettivo.
Ogni volta che oggi parliamo di migranti, di stranieri, di diversi, di persone in difficoltà, di rispetto, di dignità per tutti gli esseri umani incontriamo rigurgiti fascisti, voglia di sopraffazione e di esclusione.
Quante volte sentiamo la tentazione nella società del cosiddetto uomo forte? Un uomo, un partito, che decida per tutti secondo un criterio che sia esclusivamente quello del mantenere ricchezze e status, naturalmente, solo per chi li ha?
Dove sono finiti allora il senso di libertà, l'orgoglio, la felicità, la gioia, la speranza, la fiducia nel futuro del 25 aprile 1945 quando si è consumata la vittoria sul fascismo? Dov'è finita quell'esaltazione per la nuova comunità, nascente sulle macerie della nazione fascista dopo tanto sacrificio di vite umane?
Il tradimento degli ideali che hanno dato vita alla Resistenza è avvenuto per qualcuno fin dal 25 aprile stesso e probabilmente tutto questo fa parte della fragilità e del limite dell'essere umano. Dobbiamo quindi farcene una ragione ed essere consapevoli che la strada è lunga e di cose da imparare ce ne sono ogni giorno partendo da un ricordo fondamentale, autentico, condiviso e intoccabile della nostra Resistenza.
Solo quando avremo un società dotata davvero di senso civile, nel vero senso della parola, resistente anche nella quotidianità, coerente con questi valori, accogliente, capace di rispetto, inclusione, tolleranza, fraternità, allora sì potremo dire di avere costruito un futuro e una vita migliore per i nostri bambini.
È questo però un cammino lunghissimo, da svolgere con umiltà, rispetto, e anche con un po' di sano spirito ribelle; una costruzione senza fine dove ci saranno crolli e necessità di ricominciare.
Mi piace allora chiudere con la parola inventata da un cittadino la parola “emotivazionale” che ci dice che dobbiamo trovare la motivazione nelle nostre emozioni, nei nostri sentimenti, solo così queste commemorazioni hanno e avranno un senso.
Solo così potremo continuare a costruire fiduciosi una civiltà che ci veda davvero liberi.
Viva i partigiani, viva il 25 Aprile, viva l'Italia
Sciocchezze
Scrivere tante sciocchezze concentrate in cosi poche righe quante ne scrive il consigliere Turconi è quasi da record. È importante però guardarle con attenzione perché poi magari qualcuno ci crede.
Esaminiamo per esempio quanto scrive su Facebook in merito al prossimo consiglio comunale in cui si voterà il bilancio comunale con le delibere collegate:
“La Giunta chiederà all'aula di approvare il regolamento per l'applicazione della "tassa rifiuti". In tale regolamento sono contenute importanti novità relative a sconti vari da applicare ad alcune categorie di utenti: agli esercizi pubblici che toglieranno le slot machine (ma anche a quelli che non le hanno mai installate!); alle utenze non domestiche che dimostreranno di non affidare rifiuti recuperabili al servizio comunale; esenzione totale dalla tassa delle superfici di luoghi dedicato al culto di una religione. Considerato che il piano finanziario del servizio di gestione integrato dei rifiuti deve chiudersi a saldo zero, quanto sopra significa che se faranno pagare meno ad alcune categorie le altre pagheranno di più. In altre parole le utenze non domestiche che non usufruiranno degli sconti dedicati dovranno compensare gli squilibri che si verranno a creare. Un altra perla a dimostrazione di come la maggioranza di V.R. intende l' equità fiscale, quasi alla pari delle lampade votive.”
Quanta confusione, si mischiano tanti argomenti solo per costruire il proprio teorema.
Andiamo con ordine:
- è falso, la proposta della giunta non prevede l’esenzione dalla TARI per i luoghi di culto. Questa è una proposta avanzata dalla Parrocchia al Consiglio Comunale tutto che si esprimerà in merito. Eppure il Consigliere Turconi questo dovrebbe saperlo, visto che ha ricevuto anche lui il documento di richiesta della Parrocchia e visto che era presente in entrambe le commissione che hanno analizzato l'argomento. Allora perchè non dire la verità così com'è?
- è vero, verrà votata la proposta (studiata con Noi x Rescaldna) di una certa detassazione per i locali pubblici che non hanno avuto o che rinunceranno alle Slot Machine, è una detassazione applicata in moltissimi comuni e fa in modo che poi si risparmino fior di soldi nel tentare di rimediare ai danni della dipendenza da gioco d’azzardo. Vogliamo un paese dove ovunque ci si giri ci sono “macchinette” oppure vogliamo finalmente tentare di premiare chi a Rescaldina non partecipa alla diffusione di questa piaga?
- è vero, è prevista (come vuole la legge nazionale, ma il consigliere fa finta di non saperlo) una detassazione per ditte ed esercizi commerciali che inviano a riciclo in proprio i rifiuti recuperabili (senza farlo fare al Comune e quindi portando un risparmio). A parte che è un obbligo previsto dalla legge ma davvero è così difficile immaginare che se tutti lo facessero ci sarebbe per tutti un risparmio notevole sui costi del recupero dei rifiuti?
Ha ragione il Consigliere Turconi a dire che le diverse esenzioni si “spalmano” su tutti gli altri utenti delle utenze non domestiche (non per scelta della giunta ma semplicemente perchè previsto dalla legge) ma è così lontano dalla logica pensare che se tutti avessero comportamenti virtuosi, tutti avrebbero lo sconto e soprattutto per tutti scenderebbero i costi di smaltimento, con un beneficio generale sulla tassa dei rifiuti?
Sulla questione ormai vecchia delle lampade votive basta chiedersi “era giusto che solo alcuni cittadini pagassero un servizio più del suo costo effettivo? Una “tassa nascosta” che nulla aveva a che fare con il servizio delle lampade votive.
Si vede che Turconi intende così l’equità fiscale: fare pagare a pochi, per tutti (senza che lo sappiano).
SCUOLA PRIVATA DI RESCALDA: FACCIAMO CHIAREZZA
Con la raccolta firme di oggi è scoppiato il dibattito sulla scuola materna privata di Rescalda.
Una premessa è però doverosa: a Vivere Rescaldina e all'Amministrazione Comunale interessa l'opinione di tutti. Siamo convinti che tutte le scelte, soprattutto le scelte difficili, vadano condivise il più possibile tenendo sempre presente il fine ultimo che in questo caso non è altro che permettere a TUTTI i bambini di Rescalda di avere la possibilità di frequentare la scuola dell'infanzia. Lo stesso “spirito di accoglienza” che aveva spinto Don Repetti a immaginare la scuola all’inizio del ‘900 ci spinge oggi a cercare soluzioni che vadano incontro alle esigenze e ai bisogni di altri bambini rescaldesi.
È importante approfondire un tema così importante avendo chiari alcuni dati per giungere serenamente ad una soluzione il più possibile condivisa:
NUMERI: Lo stabile di proprietà pubblica dove attualmente svolge l’attività la scuola privata potrebbe accogliere circa 120 bambini, ma ad oggi viene utilizzato solo da circa 50 bambini (di cui 10 non residenti a Rescaldina). I bambini della scuola materna pubblica sono invece circa 90 e occupano quattro sezioni sistemate “provvisoriamente” (dal 2012) all’interno della scuola elementare, utilizzando spazi non adatti alle loro esigenze e sottraendo ai bambini delle elementari spazi per laboratori ed attività didattiche. Come esempio, è utile ricordare che i 90 bambini della scuola pubblica hanno a disposizione solo tre servizi igienici.
SPOSTAMENTO: L’Amministrazione comunale, al fine di poter pianificare la gestione degli spazi per i prossimi anni garantendo strutture adeguate a tutti i bambini, ha inviato una lettera alla scuola materna privata per chiedere la disponibilità al trasferimento in un’altra struttura (in via Baita) assicurando, nel caso, un’adeguata ristrutturazione della stessa. Quindi l’Amministrazione comunale NON ha nè imposto, nè intimato, lo spostamento, ma ha esclusivamente chiesto alla Parrocchia di esprimere un’eventuale disponibilità al trasferimento. Le stesse considerazioni sono state esposte anche in diversi incontri, senza però avere dalla scuola privata nessuna collaborazione o proposta alternativa.
STRUTTURA DI VIA BAITA: La struttura, utilizzata fino a pochi anni fa come asilo nido, È SEMPRE STATA SICURA. La chiusura dell’asilo nido in via Baita, infatti, è stata decisa anni fa per insufficienza di iscrizioni e non per motivi legati alla sicurezza della struttura. Tant’è che l’edificio è sempre stato usato anche in questi anni (fino ad oggi) come “Centro Prima Infanzia” e “Centro Famiglie”. L’immobile è infatti uguale a quello dell’attuale biblioteca: chi ritiene insicuro l’edificio in via Baita ritiene insicura anche la biblioteca? Ovviamente no, perchè entrambe le strutture sono sicure e senza pericoli (come evidenziano i dati delle analisi depositati in Comune). Chi utilizza l’argomento amianto lo fa solo per strumentalizzare l’informazione e generare infondate preoccupazioni.
RESPONSABILITÀ: La questione della scuola privata di Rescalda non ha nulla a che fare con questioni religiose o didattiche. Chiunque si trovi ad Amministrare ha il dovere di cercare di “fare la cosa giusta” per il bene di tutti i cittadini. In quest’ottica, l’Amministrazione sta cercando di trovare una soluzione, al di là delle squallide strumentalizzazioni politiche, che dia, come detto, a TUTTI i bambini di Rescalda l’opportunità di avere strutture adeguate, lasciando quindi la “possibilità di scelta” tra le due diverse scuole.
RACCOLTA FIRME: Una raccolta firme fondata sulla falsità dell’insicurezza della struttura di via Baita è una raccolta firme che mistifica la realtà e che prende in giro i cittadini stessi. Il confronto sincero si costruisce con uno scambio di dati e di idee vere, e non generando infondato allarmismo con numeri ed informazioni scorrette. Nonostante questo, si terranno comunque in gran conto le firme raccolte perché espressione dei cittadini, tanti o pochi che siano.
PROSPETTIVE: L’Amministrazione comunale non ha ancora preso alcuna decisione. Non si esclude alcun tipo di soluzione, compresa quella di un utilizzo promiscuo degli spazi. Rispetto a questa e ad altre soluzioni l'Amministrazione Comunale ha più volte sollecitato, senza successo, il consiglio direttivo della scuola materna privata ed il suo presidente proponendo anche incontri con l'associazione delle scuole cattoliche. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale non è infatti quello di chiudere la scuola privata, ma quello di trovare una soluzione che permetta, lo sottolineiamo ancora una volta, a TUTTI i bambini di Rescalda di avere spazi idonei alle loro esigenze.
Un percorso di cui essere orgogliosi
Pubblichiamo le slide e il discorso con cui il Sindaco Michele Cattaneo ha aperto la discussione sulla cosiddetta "Variante Auchan". Come ha detto sempre il Sindaco in chiusura di serata "inizia una nuova fase di ascolto, continueremo a coinvolgere tutti gli interessati per migliorare ancora quanto previsto questa sera. Incontreremo già da subito i commercianti che sappiamo avere ancora perplessità su alcune questioni che risolveremo insieme".
Ecco il discorso che consigliamo di leggere in parallelo con la visione delle slide:
Questa immagine (slide 1) è quello per cui votiamo questa sera ma forse conviene dare un occhio al passato e alla zona come si presentava nel 2006 (slide 2) e come si presenta (slide 3) nel 2017 con i nuovi insediamenti commerciali (Rescaldina Village, distributore di carburante e concessionario auto) già realizzati.
Guardiamo anche (slide 4) la Rescaldina che immaginava chi ci ha preceduto e qualcuno (slide 5) con la richiesta di accordo di programma a Regione Lombardia del 2010 avrebbe voluto anche un ampliamento del centro commerciale
Noi abbiamo eliminato la previsione dell'insediamento di cui Ikea era circa un terzo (slide 6) e questa sera votiamo per preservare l'ambito del cosiddetto TR8 (slide 7), per preservare questa parte di verde lungo via per Cerro (slide 8), per sostituire queste previsioni commerciali con queste residenziali (slide 8) e per preservare la quota di area boscata pur ripiantumandola (slide 10)
L'abbiamo fatto con un percorso che ha mirato a informare e coinvolgere la gente il più possibile con diversi incontri con i commercianti ed uno con i vertici di confcommercio, quattro assemblee pubbliche, diverse riunioni di commissione, una seduta di consiglio comunale.
Un percorso di cui vado, andiamo orgogliosi
Movimento 5 Stelle: amici del cemento
Nella discussione sulla variante per l'ampliamento di Auchan, il consiglio comunale si trova a votare su due alternative illustrate dalle due ipotesi A e B. Di fronte alla scelta il Movimento 5 Stelle si dimostra a favore del cemento e del consumo di suolo, tra l’ipotesi A e l’ipotesi B sceglie la A, quella che prevede l’edificazione su tutta la via Marco Polo con buona pace dei suoi elettori.
Rescaldina verso rifiuti zero
Da Febbraio a Rescaldina entra ufficialmente in vigore la raccolta puntuale dei rifiuti indifferenziati. Ogni cittadino sarà chiamato ad un nuovo e rinnovato impegno nella corretta gestione dei rifiuti. L'obiettivo è raggiungere il prima possibile il 70% di raccolta differenziata.
Alle famiglie e alle aziende rescaldinesi sono stati consegnati sacchi grigi dotati di chip per la raccolta del "residuo secco" indifferenziato. I cittadini e le azienda dovranno quindi fare maggiore attenzione alla gestione dei propri rifiuti, cercando di produrne il minimo e sforzandosi di differenziare al massimo e in modo corretto quelli prodotti.
In questo modo si contribuirà a migliorare la qualità ambientale del nostro Comune e a far diminuire la Tassa Rifiuti.
L'assessore ai Lavori Pubblici e Igiene Urbana commenta "Personalmente ho piena fiducia nel senso civico dei rescaldinesi, ognuno di noi dovrà abituarsi a nuove abitudini per gestire correttamente i conferimenti, soprattutto nei condomini e nelle aziende, ma sono sicuro che le difficoltà verranno pian piano superate e i cittadini rescaldinesi daranno egregiamente prova del loro impegno a tutela dell'ambiente"
Solo con l'impegno di tutti una Rescaldina più sostenibile è realizzabile. Insieme, ce la faremo!
Anche a Rescaldina il "Caffè in sospeso"
Due macellai, due ristoranti, un negozio di abbigliamento: sono i primi commercianti aderenti al “Caffè in sospeso”, l’iniziativa lanciata qualche mese fa dall’assesore ai Servizi Sociali Enrico Rudoni.
L’idea è mutuata dalla tradizione tutta napoletana del “caffè in sospeso”, usanza nata a metà dell’Ottocento che consiste nel lasciare un caffè pagato, oltre al proprio, a beneficio di un qualsiasi avventore sconosciuto che si fosse presentato al bar dopo il generoso cliente. Luciano de Crescenzo, scrittore napoletano, ebbe modo di commentare questa usanza dicendo che “il caffè in sospeso è un atto d’amore”.
“Questa espressione ci sembra riassumere splendidamente lo spirito dell’iniziativa rescaldinese” spiega l’assessore Rudoni, “il progetto nasce dall’idea di offrire a famiglie e persone in difficoltà la possibilità di usufruire di servizi o beni a loro difficilmente accessibili per questioni economiche”.
I cittadini che si recheranno presso uno dei cinque negozi, a cui certamente se ne aggiungeranno altri, potranno lasciare un’offerta, anche semplicemente la monetiva che rimane nelle tasche, per offrire un pasto, un caffè, una maglietta, una bistecca… a qualche utente identificato dai servizi sociali. Nel momento in cui il commerciante verificherà la presenza di una cifra sufficiente contatterà i servizi sociali che daranno ad un assistito un “buono gratuito” che potrà spendere in quel negozio.
Sempre Rudoni spiega “questo progetto ha un significato che va al di là della semplice erogazione di un servizio gratuito, favorisce il senso di appartenenza alla comunità sia di chi ha bisogno sia di chi non ha necessità di rivolgersi ai servizi sociali. Mi preme quindi ringraziare di cuore i primi 4 esercizi aderenti: la Trattoria Vira di via Bossi, l'Osteria La Tela, il negozio di abbigliamento Hobby Moda di via Gramsci, la Macelleria Vismara di via Bossi e la Macelleria Guzzetti di via Alberto da Giussano”
I commercianti che volessero aderire all’iniziativa possono farlo in qualunque momento chiamando il Comune di Rescaldina al numero 0331467877.
Essere comunità significa proprio prendersi cura l’uno dell’altro, commercianti, cittadini comuni e Comune di Rescaldina formano una rete sempre più solida capace di sostenere chi è nel bisogno.
Una scuola per tutti i bambini di Rescalda
Il titolo di questo articolo sarebbe potuto benissimo essere il pensiero di don Antonio quando ha fondato la scuola materna di Rescalda, quella stessa scuola materna che oggi impedisce di fatto ad alcuni bambini di potere frequentare la materna nella loro Rescalda.
Lo stabile di proprietà pubblica che infatti potrebbe accogliere più di 100 bambini accoglie oggi una quarantina scarsa di bambini rescaldesi che si iscrivono alla scuola privata. Gli altri bambini invece frequentano le quattro sezioni della scuola pubblica situate “provvisoriamente” nel 2002 all’interno della scuola primaria utilizzando spazi adattati in fretta e furia alla presenza dei piccoli e sottraendo di fatto ai bambini delle elementari spazi per laboratori e attività didattiche. Sono stati gli stessi genitori di Rescalda infatti che hanno chiesto a gran voce al Comune una soluzione definitiva: i bambini non possono più stare in una struttura che, giusto per fare qualche esempio, ha solo quattro bagnetti adatti ai più piccoli e deve condividere la stanza della nanna con l’aula LIM della scuola primaria.
L’amministrazione, convinta che i genitori scelgano la scuola materna privata per la particolare offerta formativa, ha così sondato la disponibilità al trasferimento in una struttura da ristrutturare preventivamente a spese del comune e poco lontana; la risposta è arrivata da Marco Raimondi nell’articolo della foto che apre questo pezzo: "la scuola privata non si sposta, piuttosto chiude". Perchè si è così sicuri che i genitori non seguano la particolare offerta formativa della scuola cattolica anche in un altro stabile?
Vivere Rescaldina non vuole (e non ne avrebbe neanche il potere) chiudere nessuna scuola ma, amministrando Rescaldina, ha il diritto ed il dovere di gestire le strutture pubbliche e di garantire l’istruzione a tutti i bambini che abitano il paese.
Nell’articolo citato si dice che lo stabile di via Baita (fino ad agosto 2016 centro Prima Infanzia e Centro Famiglie) è stato abbandonato per la presenza di amianto: l’affermazione è falsa e fa sorridere che la faccia l’Assessore ai lavori pubblici che aveva di fatto deciso la sistemazione provvisoria dei bambini nella primaria nel lontano 2002: lo stabile è gemello dello stabile che ospita la biblioteca. L’amianto è perfettamente sigillato nelle intercapedini delle pareti e la ristrutturazione, tra le altre cose, servirebbe proprio a rendere ancora più sicura una situazione che oggi già lo è.
Sempre lo stesso Raimondi suggerisce di abbattere lo stabile di via Baita e di ricostruirlo grande a sufficienza per ospitare la scuola pubblica lasciando la privata lì dov’è. Potrà la Corte dei Conti giustificare un comune che costruisce uno stabile per una scuola quando è già in possesso di uno stabile sufficientemente grande, occupato da un privato? Soprattutto considerando che la scuola privata non è più necessaria a garantire una scuola per tutti come agli inizi. I 40 bambini di Rescalda e Rescaldina che frequentano la privata infatti troverebbero tranquillamente posto nelle materne pubbliche del territorio.
Vivere Rescaldina vuole semplicemente realizzare il desiderio che a Rescalda si insegue da quasi cento anni: una scuola libera, bella, gratuita, per tutti.
Si veda anche su Legnanonews il comunicato dell'Amministrazione Comunale
2017 all'insegna del cambiamento
Con l'arrivo in Comune del nuovo Segretario Generale, Michele Panariello; della nuova responsabile dell'area Servizi Sociali Anna Meraviglia e del nuovo direttore della Azienda Multiservizi Raffaele Garzone, il 2017 rescaldinese si apre all'insegna del cambiamento.
"I cambiamenti in atto sono importanti e profondi" commenta il Sindaco Michele Cattaneo che continua riferendosi alle notizie di cronaca giudiziaria "dopo le ultime vicissitudini che hanno evidenziato l'importanza di avere sempre una grande attenzione ai processi amministrativi penso che finalmente si possa guardare al futuro con ottimismo pur nel difficile contesto di un'inchiesta che continua e di cui non conosciamo gli sviluppi".
Continuano anche gli avvicendamenti nella carica di vice-sindaco: dopo Enrico Rudoni e Francesco Matera è la volta di Elena Gasparri, Assessore alla Cultura, che coprirà il ruolo di vice-sindaco fino a febbraio 2018.
Un anno all'insegna del cambiamento, un anno in cui il Comune di Rescaldina saprà rendersi ancora più trasparente, più efficiente e soprattutto più vicino ai cittadini e più rispondente alle loro esigenze.
Se tutti imparassero ad usare la testa...
La polemica con le opposizioni di questi giorni merita che ci si soffermi un attimo e si ragioni un po' sopra la “bocciatura” che ha fatto gridare allo scandalo Movimento 5 Stelle, Noi X con Gianluca Crugnola e Maurizio Turconi transfuga dalla maggioranza all'opposizione nel gruppo misto.
I fatti: il M5S presenta nel consiglio del 23 dicembre una mozione per impegnare il Sindaco ad emettere una ordinanza che vieti i botti di capodanno (in allegato la mozione del M5S), Vivere Rescaldina riconosce l'importanza dell'oggetto della mozione (in primis la pericolosità dei giochi pirotecnici per i bambini, gli adulti e gli animali domestici) ma non condivide lo strumento dell'ordinanza sindacale quindi si astiene per riconoscere comunque l'importanza dell'argomento in discussione pur non potendo approvare gli strumenti proposti dalla mozione che quindi, di fatto, viene bocciata. Lo stesso Prefetto di Milano ha recentemente inviato una lettera a tutti i Sindaci della Città Metropolitana per invitarli ad evitare l'utilizzo dello strumento dell'Ordinanza Sindacale perché inadeguato.
La maggioranza quindi boccia la mozione, si scatenano subito le opposizioni quelle vecchie e quelle nuove.
Riportiamo qui di seguito qualche passaggio di quanto pubblicato sui social network:
Il Movimento 5 Stelle:
- Questo è un paese a misura di bambino che gioca con i botti e dove l'adulto responsabile è diventato un adulto "ASTENUTO" e quindi "IRRESPONSABILE". Mi auguro che a Rescaldina nessuno si faccia male in questi giorni, altrimenti "RITERRÒ LA GIUNTA DI Michele Cattaneo DIRETTAMENTE RESPONSABILE"!!!
- “le ragioni per cui è stata bocciata....le ragioni sono solo la convenienza politica e questo è il vero lato triste.”
- “vr non sbaglia mai, siete perfetti, spero che prima o poi o riesca a vedere un poco di umiltà, da tutta sta supremazia mi viene il vomito... rimango molto deluso, non immaginavo arrivaste a tanto”
- “Ovviamente nella nostra mozione non si richiedeva una pattuglia per ogni crocevia del paese ma con la sua delibera il cittadino avrebbe avuto il diritto di chiamarla qualora necessario.”
- “In questa Rescaldina dove è bello vivere, purtroppo l’arrogante opportunismo politico della Giunta Cattaneo prevale ancora una volta sugli interessi della cittadinanza.
Il provvedimento, ne siamo sicuri, si prenderà l’anno prossimo quando i maestri di democrazia di Vivere Rescaldina potranno metterci il proprio nome, e poco vale il promemoria da poco pubblicato in cui il Sindaco richiama i cittadini ad attenersi alle norme, ci mancherebbe altro!”
Noi X Rescaldina:
- “Si poteva usare la testa anche emanando un'ordinanza che ne vietasse l'utilizzo. Ma Vivere Rescaldina ha votato compattamente contro la mozione del Movimento 5 stelle che ne chiedeva l'adozione…”
Gruppo misto:
“Non c'è niente da fare: quando i suggerimenti giungono dalle forze di opposizione Vivere Rescaldina e' implacabile: Non passano! Io ieri sera non ero presente in Consiglio comunale, ma mi hanno riferito che quanto proposto dal gruppo consiliare M5S circa il vietare i "botti"durante le prossime nottate e' stato respinto (con un voto di astensione) dalla maggioranza Cattaneo. La giustificazione di non poter controllare l' applicazione dell' ordinanza non regge. I tempi ristretti per predisporla, nemmeno. E le belle parole della Presidente del Consiglio durante la conferenza dei Capigruppo, quando il consigliere Oggioni spiegava i contenuti ed il perché di quanto richiesto, dove sono andate a finire? Svanite, sciolte come neve al sole! Un'altra occasione persa per arrivare a sensibilizzare ancora di più su tale argomento. Poi tutti pronti a lacrime di coccodrillo quando il primo dell'anno la cronaca ci rende il resoconto di feriti, danni, incendi, animali terrorizzati a causa dei botti.”
Certi scritti e passaggi si commentano da sé a noi preme ribadire che Vivere Rescaldina, fin dal primo anno del proprio insediamento, ha scelto la via più lunga, quella dell'educazione. Ogni anno il Sindaco ha scritto ai bambini e alle famiglie per ricordare l'inutilità e la dannosità dei fuochi e dei botti, per ricordare la necessità di rispettare le leggi anche quando per tempo e contesto il controllo è più difficile.
Il Movimento 5 Stelle forse non lo sa ma per quanto scrivono, già oggi, è possibile chiamare carabinieri e forze dell'ordine a prescindere da una ordinanza del Sindaco.
Il Sindaco Michele Cattaneo ha poi pubblicato oggi una lettera sul sito del Comune e l'ha inviata a tutti gli organi di stampa per ribadire che la legge di fatto già vieta l'utilizzo di tutti gli articoli pirotecnici ad esclusione dei più semplici. Sul sito del Comune inoltre, si trova una guida utile e fatta bene della Regione Lombardia che ricorda tutte le norme e i divieti in fatto di “giochi” pirotecnici.
Per noi sarebbe stato più semplice votare a favore, fare contenti tutti e stendere una ordinanza come richiesto da M5S. Perchè non l'abbiamo fatto? Semplicemente perché non si fanno ordinanze per ribadire quanto già contenuto nelle leggi, semplicemente perché le ordinanze devono essere su argomenti contingibili e urgenti, semplicemente perché bisogna scegliere la strada più giusta e non la più facile.
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